La radice del problema
Le foto e i video di oggi sono tutti digitali, non sono più su pellicola come anni fa, questo comporta molti vantaggi ma anche alcuni svantaggi.
Evitando di perderci in tutte le differenze che esistono fra le foto su pellicola (analogiche) e le foto digitali, ci concentreremo solo su ciò che è rilevante per le certificazioni con valore legale di foto e video.
La pellicola era abbastanza difficile da manipolare e, cosa più importante, era abbastanza facile scoprire una manipolazione/frode, non si poteva stabilire con certezza quando o dove era stata sviluppata la pellicola, né prima (data certa) né dopo (posteriorità) di una data specifica.
Il digitale si può manipolare molto facilmente, di fatto si possono manipolare comodamente tutti i files in nostro possesso visto che abbiamo il completo accesso ai dispositivi dove teniamo queste immagini o video.
La questione più delicata nel digitale consiste nel fatto che è molto difficile rendersi conto se le foto o video sono stati manipolati, questo è il problema della integrità.
Nelle pellicole non si può stabilire in maniera sicura una data certa o posteriorità o geolocalizzazione, nel digitale succede esattamente la stessa cosa.
Nell’analogico, anche solo pochi anni fa, nessuno si aspettava di avere una data certa o delle coordinate associate a un video, ora con il digitale crediamo che lo abbiamo ma è solo un illusione che può portare anche a pericolosi inganni; la ragione è perché comunemente si crede che i dati associati alle foto e la geolocalizzazione sono sicuri, ma poche persone sanno che si possono manipolare molto facilmente e in pochi secondi senza speciali abilità tecniche.
Foto o video | Manipolazione | Scoprire la manipolazione | Data certa e/o posteriorità | Geolocalizzazione |
Pellicola (analogica) | Difficile | Facile | Difficile | Difficile |
Digitale | Molto facile | Molto difficile | Difficile | Difficile |
La questione legale
Come si può facilmente immaginare, questi quattro aspetti sono molto importanti al momento di poter dare un valore legale ad una prova (efficacia probatoria) così importante come una foto o un video e poterlo presentare ad avvocati e giudici.
Come possiamo allora dare data certa ad una foto digitale?
Come possiamo scoprire una manipolazione di un video digitale?
L’Unione Europea, dal 1999 cosciente di queste e molte altre domande relative a questa problematica (1999/93/CE), ha lavorato per quasi vent’anni sulle leggi della firma elettronica e le loro armonizzazioni fra i 28 paesi dell’Unione, fornendo alcune soluzioni a questi temi. In particolare è entrata in vigore a Luglio 2016 questo regolamento obbligatorio per tutti gli stati membri (no910/2014) conosciuto come regolamento eIDAS.
Nel frattempo l’Italia, come tutti gli altri 27 stati membri, ha creato varie leggi sulla firma elettronica sempre incluse nell’ambito delle leggi Europee di cui sopra.
Per esempio e fra le tante, queste leggi fondamentali: Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD-DLgs 82/2005), il DPCM 30/03/2009 art 39, per i certificatori accreditati, DPCM 13/11/2014 art 3 per le regole sul documento informatico.
A seguito di tutte queste leggi, i legislatori crearono una lista di “AgID Certificatori attivi” per ogni stato e una lista di livello Europeo.
A questi certificatori accreditati si dà il potere di certificare una o più caratteristiche di rilevanza legale per una foto o un video, per esempio la data certa e la integrità.
La soluzione
Visto che già abbiamo risolto la parte più importante, che in questo caso è la parte legale, diamo ora una breve descrizione di come si materializza la soluzione con le tecnologie a disposizione dei certificatori accreditati.
Si sottopone questa foto o video a un processo secondo cui alla fine, con una opportuna osservazione, risulta assolutamente evidente se il documento è stato modificato e non vi è dubbio alcuno che esisteva con anteriorità dopo la certificazione. In questo caso si può dire che si ottiene la massima efficacia probatoria, un valore legale certificato relativamente all’integrità e alla “data certa” della foto o del video.
Il processo consiste nell’estrarre una impronta digitale (hash) della foto o del video al momento della certificazione, questa impronta si invia al certificatore accreditato e quest’ultimo risponde con un pacchetto firmato digitalmente dal certificatore che contiene la data certa di ricevimento e la impronta iniziale.
Fatto, con questo si garantisce che, dopo la certificazione, il documento esisteva con anteriorità (data certa) e si può dimostrare con certezza una possibile manipolazione/frode.
Si conosce questo processo con il nome di “Marcatura temporale” o “Timestamping”.
Mario Scalabrino
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3 Commenti.
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